Ogni potere umano è composto di tempo e di pazienza.
-Honoré de Balzac-
esiste una parola molto poco gettonata eppure così efficace in certe situazioni: pazienza, e aggiungo, controllata.
Ci viene chiesto di avere pazienza, di posticipare baldorie, di posticipare di nuovo la vita di ogni giorno, di sperare che non accada nulla a qualche “congiunto”, per questo cercheremo di tutelarlo, se è diversamente giovane. Pazienza, quindi.
L’ironia aiuta, è uno schermo reattivo che camuffa una protesta, un “ma è giusto?”. In fondo è la chiarezza quella che manca, mica siamo dei criminali che vogliamo fare ciò che vogliamo sbattendocene di chi è in preda al panico o, peggio, di chi muore o è positivo! No, no.
Pazienza. Andiamo avanti. È dalle battaglie che si forgiano i cavalieri. Sì, ma pensiamo a quelli che non reggono, a coloro che non vedono vie d’uscita e se la cercano da soli. C’è chi muore per il virus e chi per non sentirsi vivo, ora. Restrizioni sì, ma Cum Grano Salis, come dicono i Grandi. Le emergenze sono anche molte altre…
© 2020 Maria Cristina Caccia.
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